Prima della pandemia i consumatori stavano iniziando a variare le preferenze per tipologia di punto vendita, i discount stavano crescendo con costanza mese dopo mese a volume e valore entrando sempre più nelle preferenze dei decisori di acquisto; gli iper avevano perso già da diverso tempo la preferenza dei consumatori e perdendo fatturati e quote di mercato, infine, i supermercati e i super store si mantenevano con molte difficoltà chiedendosi in che modo programmare il loro futuro.

Durante il periodo dell’emergenza da Covid-19, l’evoluzione si è velocizzata, gli ipermercati hanno perso molti fatturati e quote di mercato a causa della chiusura dei centri commerciali, i discount sono cresciuti ancora anche se con una minore intensità, i negozi di vicinato hanno avuto ottime performance tornando ad essere rivalutati dai consumatori, infine gli acquisti in web sono stati scoperti e preferiti da moltissimi consumatori per la sua facilità di acquisto e per il servizio ricevuto in questo periodo di pandemia con crescita a tripla cifra.

Negli ultimi tempi era già in corso un assestamento delle classi sociali, la classe media aveva visto ridursi progressivamente il suo potere di acquisto, i ricchi aumentavano i loro capitali, mentre molte persone perdevano un reddito in famiglia e non riuscivano a far fronte al piano spese programmate negli anni precedenti ed entravano nella fascia della povertà.

Durante il Covid-19 la classe media si è frantumata, molte attività imprenditoriali sono rimaste chiuse per tutto il periodo e gli aiuti statali ricevuti spesso non sono stati sufficienti e sono aumentati i debiti per mantenere operativa l’unica fonte di reddito familiare. I ricchi non sono cresciuti come numero ma hanno aumentato in modo esponenziale il loro capitale aumentando il divario sociale. Per molte persone si è ridotto il potere di acquisto entrando anche in povertà, però le sofferenze e i disagi sono stati attenuati grazie agli stanziamenti statali e dall’assistenza che hanno fatto le associazioni umanitarie.

Prima dell’emergenza sanitaria il consumatore era più esigente, stava conoscendo il gourmet, iniziava a distinguere la proposta di qualità e di servizio. Confrontava i prezzi e li giudicava drasticamente seguendo le attività promozionali ed i primi prezzi. Si stava sempre più affermando la marca privata delle insegne della grande distribuzione. 

Durante il Covid-19 ha consumato in modo diverso, rompendo lo stereotipo di acquisto alimentare che si era creato. Questa nuovo modo di acquistare e consumare il cibo resterà nelle proprie abitudini mischiandosi con le tendenze prima del Covid-19.

Le aziende agroalimentari italiane soprattutto quelle di medie e piccole dimensione, attraversavano un momento di confusione dovuto a mercati saturi in cui era difficile migliorare i risultati aziendali, erano confuse e non avevano una strategia chiara e subivano la strategia commerciale dei gruppi alimentari più importanti e delle multinazionali, restando condizionate dai prezzi e dalle promozioni da esse praticate. 

Durante il Covid-19 molte aziende sono entrate in crisi, alcune sono uscite dal mercato, altre hanno fatto investimenti che, se ben eseguiti, porteranno benefici quando ci sarà la ripresa. 

Le tendenze di oggi ripartono dalle abitudini del passato e possono essere sintetizzate in tre grandi categorie.

Chi continuerà ad avere una buona capacità di spesa, sceglierà l’eccellenza e acquisterà nei punti vendita accoglienti, prodotti selezionati di filiera e qualità e gourmet. Questi consumatori continueranno a consumare a casa tramite delivery acquistando dalla ristorazione di qualità, riducendo la presenza nei ristoranti preferendo trascorrere con gli amici i momenti aggreganti in ambienti familiari.

Chi riuscirà a mantenere lo status di classe media richiederà qualità, acquisterà il fresco più spesso e sarà tentato dalla proposta dei discount, grazie ai miglioramenti fatti in questi ultimi anni nella qualità dei prodotti a marchio proprio, al miglioramento dei punti vendita e dei display, alla convenienza e alla maggiore e più intensa attività promozionale di qualità.
Continuerà ad acquistare dai ristoranti e pizzerie piatti da asporto da consumare a casa, riducendo la presenza nei ristoranti e preferendo trascorrere con gli amici i momenti aggreganti in ambienti familiari.
Continueranno ad acquistare la spesa settimanale dai supermercati con consegna a casa.

Chi avrà un reddito basso resterà fedele cliente dei discount. Il futuro sarà un cocktail di passato e presente selezionando le migliori abitudini che ogni consumatore ritiene.
Per il consumatore sarà trasversale la scelta eco, selezionerà i prodotti anche per il tipo di confezione e i propri modi di comportamento nel rispetto del pianeta.

Gli iper che supereranno questo difficile momento si trasformeranno in mercati al chiuso e offriranno il consumo all’interno del punto vendita con una proposta di servizi di ristorazione e street food.

Infine, è già in atto per le piccole e medie aziende agroalimentari italiane la sfida di anticipare e comprendere un mercato fluido nelle abitudini e nei comportamenti del consumatore. Dovranno fare una scelta radicale investendo nella filiera e nella qualità, potenziando la presenza nel loro storico bacino commerciale e organizzandosi per ampliare l’area di vendita con i prodotti top di gamma. Dovranno avere una qualità costante confezionata in incarti eco, dovranno saper affermare e rendere riconoscibile il proprio marchio, dovranno proporsi con una rete vendita strutturata o con sistemi di vendita innovativi o tramite web, dovranno avere una logistica funzionale e veloce, dovranno comunicare tramite web con piani di comunicazione di valore.
Dovranno fare una scelta di campo, affermando le proprie caratteristiche e personalità rivolgendosi e dialogando con il suo target di consumatori.
I tempi per capire il percorso da fare saranno brevi perché in una fase di mercato fluido avrà successo chi farà le scelte giuste e in tempi rapidi.

Le medie e piccole aziende agroalimentari avranno bisogno di consigli, di consulenti di valore che gli aiuteranno a fare sinergia tra imprese di diversi settori e di valore. Il proprio successo dipenderà dal valore del partner selezionato per affrontare il mercato insieme.

Agire senza pensare è pericoloso, pensare senza agire è inutile.